Una famiglia, oltre un secolo di storia, cinque generazioni di vignaioli. È dagli anni ‘20 del Novecento infatti che coltivano le stesse vigne e gli stessi appezzamenti. Da quando cioè, il capostipite, Stefano Manzone, decise di assegnare la sua eredità durante un pranzo di famiglia, facendo estrarre a sorte ai figli i suoi possedimenti. A Giovanni Manzone - nonno dell’attuale proprietario - toccò il Ciabot del Preve, la casa e il podere del vecchio parroco di Castelletto. Ma gli appezzamenti di Castelletto erano più difficili da coltivare e lontani dalla casa di famiglia. Così Giovanni con la moglie Maria si trasferirono, lottando con passione e dedizione per sopravvivere nei duri anni che seguirono. La storia di questa azienda nasce proprio da quella passione, “una passione travolgente: quella per i vigneti di Castelletto, la cui generosità ha nutrito i nostri antenati e i cui vini hanno portato le nuove generazioni a far conoscere nel mondo il Barolo che produciamo qui”.