Immersa nel verde delle colline che circondano San Gimignano e le sue 100 torri, circondata da un paesaggio che sembra un’opera d’arte, si trova la Fattoria San Donato, un piccolo borgo medievale di proprietà della famiglia Fenzi dal 1932.
«Il legame che ci unisce a questo luogo è profondo – ci racconta Federica. – Fu il nonno di mio marito a fondare l’attività ormai quasi novant’anni fa, anche se l’azienda si è caratterizzata soprattutto in quest’ultima generazione: siamo una famiglia che ha scelto di costruire in campagna la propria casa. Qui noi lavoriamo, viviamo. Ci potremmo definire agricoltori di ritorno. Io facevo l’avvocato, mio marito aveva un’azienda tessile a Prato. Abbiamo “voluto” recuperare la fattoria di mia suocera che era caduta in declino. Siamo tornati con una visione più aperta, più distante: ci siamo imposti di guardare oltre le vecchie abitudini di gestione. Il nostro è un impegno scelto e non solo ereditato, nasce da un innamoramento».
Una scelta totalizzante, una sfida importante che si basa da un lato sul rispetto e sulla consapevolezza per un luogo speciale, dall’altro sull’idea di una famiglia che vive un’avventura da zero, facendo di questa attività la sua unica entrata economica.
«Abbiamo un rispetto smisurato per l’ambiente – continua Federica, – è per questo che produciamo esclusivamente biologico in tutte le coltivazioni: dall’orto al vino, dall’olio ai grani antichi, dallo zafferano alle erbe aromatiche. Non usiamo fertilizzanti chimici ma solo il compost aziendale. La terra è un membro della famiglia».
Un rispetto ecologico questo, che si estende dall’attività agricola agli edifici originari e a tutti i materiali con cui sono stati recuperati e arredati per l’agriturismo: «Siamo stati i secondi a San Gimignano ad ottenere la licenza di agriturismo, il nostro modo di fare accoglienza si basa sulla volontà di condividere e divulgare: valori, esperienze, tradizioni, storie. La Toscana nella sua essenza più intima».