MILLE SFUMATURE DI ROSSO... E TUTTE DA BERE
Il rosso è un colore strano. Il rosso è il colore dell'amore e del sangue, della passione e dell'aggressività, della felicità e del pericolo. Forse il rosso è solo un colore. Sicuramente è un sapore. Anzi mille sapori diversi.
“Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”. Questo scriveva Molière. La citazione seppur vera per ogni bottiglia, parlando dei vini rossi assume una connotazione intimamente più vera.
Come un buon amico, un vino rosso può diventare non solo la compagnia di una sera, ma un vero e proprio compagno di vita. Sì, perché nell'immaginario collettivo i vini rossi sono quelli che riescono ad affondare le radici nel tempo, maturando per decenni.
Acidità, tannini, polifenoli: sono solo alcuni dei segreti della longevità del vino.
In realtà, come in tutte le ricette, non basta avere gli ingredienti giusti per tirare fuori una pozione magica.
Succede la stessa cosa davanti ai fornelli: con gli stessi ingredienti, tu e un grande chef certamente darete origine a piatti differenti.
Per produrre un vino magico, serve sicuramente un territorio unico, ma con altrettanta sicurezza fondamentale è il saper fare del produttore, del Vigneron.
Come potare la vigna, come concimare il terreno, quando vendemmiare, quanto far durare la macerazione sulle bucce, quanto affinare e in quale contenitore: legno grande, medio, piccolo, cemento, acciaio, anfora. Queste sono solo alcune delle decine di scelte su cui un produttore si interroga prima di produrre un vino.
Decisioni che lo rappresentano, che lo distinguono, che lo raccontano e lo rendono unico.
Che fanno di quel vino, non un Brunello di Montalcino, ma il “suo” Brunello di Montalcino, non un Valtellina Superiore, ma il “suo” Valtellina Superiore.
Comunicare questa visione è molto importante.
Non è scontato sapere o comprendere il potenziale di affinamento di un vino, capirne la finalità gastronomica o semplicemente intuirne il messaggio.
Non di rado capita di imbattersi in vini che non possono – e non vogliono – essere interpretati come meri alimenti: hanno un messaggio comunicativo proprio, che va oltre le loro doti o caratteristiche organolettiche. Parafrasando in ambito musicale, non tutti i sosia di Elvis Presley sono Elvis Presley e questo non perché cantino peggio.
C'è quindi qualcosa che va oltre il livello gustativo, che prescinde i confini di una scheda di valutazione.
Ci sono i progetti, le scommesse, le esperienze, gli incontri.
Insomma, ci sono le persone. Ci sono i Vigneron.