Un atto d’amore quello che Matilde rinnova ogni giorno nei confronti di questo territorio e dei vini che qui vi produce, come il Bardolino che è frutto – come ci racconta – di ciò che ha sperimentato in questi anni: «il mio Bardolino nasce da un uvaggio di varie uve che ho via via provato fino a trovare la “ricetta” che più si addice ai miei vigneti: tanta Corvina (80%) e Rondinella per la parte rimanente, senza altre uve».
Sì, il Bardolino punto di partenza e di arrivo nella vita di Matilde. Non è un caso che tra le attività che suggerisce di fare sul territorio ci sia proprio l’esplorazione del Cammino del Bardolino, un percorso ciclopedonale lungo complessivamente 100 km che si snoda in 18 differenti itinerari dal lato orientale del lago di Garda.
Inoltre, Matilde suggerisce di visitare il Santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia alle pendici del Monte Baldo, uno dei luoghi più mistici dell’intera zona, da cui si gode una vista mozzafiato sulla vallata sottostante; o regalarsi un romantico aperitivo al tramonto a San Vigilio, pittoresco borgo anche conosciuto come la Portofino del Lago di Garda.
E per apprezzare con tutti i sensi l’essenza più vera del lago, non si può andar via senza aver degustato un piatto di luccio in salsa. Ovviamente accompagnato da un calice di Bardolino de Le Fraghe.