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Questa bottiglia arriva direttamente dal caveau della Banca del Vino, all'interno del quale è stata sapientemente affinata fino ad oggi. Dalle mani del produttore a questo luogo prezioso, dove ha conosciuto solo silenzio, riposo e amore.
“Elisabetta Fagiuoli è una metafora della sua terra: ti accoglie come la sua terra ti accoglie, con il sorriso certo della gioia di ospitare: ti espone la sua visione del mondo e ti aggredisce con la stessa forza di questa cultura millenaria e l’accetti, comunque, per l’eleganza dell’eloquio e del gesto: sa essere ferma e dura, controcorrente e solitaria ma mai sgradevole, mai violenta, con lo stesso portamento che hanno le torri battagliere di San Gimignano, che ha di fronte, innestate, per un miracolo dell’uomo, in declivi armonici piantati a vigna ed ulivo… Sul Poggio di San Gimignano”. Luigi Veronelli “I Vignaioli Storici, 1989”
Un rosso in terra di bianchi che però non hanulla da invidiare a zone ben più rinomate della Toscana.
Con il suo rosso appena granato, il Montenidoli Rosso si apre su piacevoli note di frutti rossi di bosco appena maturi, seguiti subito dopo da intense note di macchia mediterranea.
Alloro, nepitella e bacche di ginepro, si fondono per da vita ad un finale persistente e molto gastronomico.
Perché come tutti i vini di Montenidoli incarna l’essenza liquida di un terroir unico come solo nella campagna alle porte di San Gimignano si può trovare, e perché racconta la storia di una famiglia coraggiosa ed orgogliosa - quella della signora Elisabetta e di suo marito Sergio - che ha voluto riappropriarsi di un saper fare vitivinicolo centenario che affonda le sue radici agli Etruschi, seguiti dai Romani e dai Cavalieri Templari. Solo metodi di coltivazione biologici, utilizzando solo zolfo e rame per combattere i parassiti. Ad oggi, il vigneto si estende su 24 ettari, con terreni del Quaternario, ricchi di sedimenti calcarei lasciati dal Mar Ligure, per i vini bianchi, e terreni del Triassico, il più antico della Toscana, per i vini rossi.
Tutta la goliardica energia del Sangiovese vinificato in cemento e in legno: è questa l’essenza più pura del Montenidoli Rosso, tanto che si potrebbe dire che questo vino rappresenti il “vero rosso” di Toscana. E quale lettura più “veracemente toscana” per degustarlo al meglio se non il Decamerone di Boccaccio, le cento novelle che raccontano a natura umana in tutte le sue sfaccettature?
Regione
Toscana
Anima
Biologica
Food&Wine
Antipasti di terra, Primi di terra
Vitigno
Sangiovese
Abbinamenti
Pici al cinghiale
Alcol
14°
Consumo ideale
2023-2028
Denominazione
IGT Toscana
Temperatura servizio
14°
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