Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore 2019 Stefano Antonucci - Santa Barbara- Banca del Vino

Al naso, questo vino regala un bouquet aromatico invitante e ricco. Le note di fiori bianchi si uniscono a un'elegante combinazione di agrumi maturi, come limone e scorza d'arancia, accompagnate da sfumature di mela verde e pesca. In bocca, il "Verdicchio di Jesi Superiore" è avvolgente e armonioso, con una piacevole freschezza che sottolinea i sapori di frutta matura e agrumi. Si percepiscono anche sentori minerali, tipici dei terreni calcarei della zona, che conferiscono al vino una struttura distintiva. Con il passare del tempo, invecchiando, il vino può sviluppare ulteriori complessità, rivelando interessanti note di nocciola e un'armoniosa evoluzione delle sfumature fruttate.

Perché come tutti i vini prodotti da Stefano Antonucci non viene meno alla promessa che lui ha fatto a se stesso: “fare il vino che piace prima di tutto a me, un vino da bevitore”, “un vignaiolo visionario ed eclettico, alla perenne ricerca della compiutezza stilistica”. Perché è il frutto orgoglioso di un voler tornare alla terra delle origini, quella terra che ospita l’areale della denominazione Castelli di Jesi, un terroir fatto di terreni argillosi e ben irrigati, incastonati tra la fascia costiera adriatica a est e la catena degli Appennini a ovest.

“Stefano Antonucci”: un’etichetta, una firma, un solo protagonista per un’interpretazione del Verdicchio totalmente personale e ispirata a una prospettiva visionaria delle sue potenzialità. Un vino lungimirante potremmo dire che ispira una colonna sonora che guarda altrettanto lontano. Tre canzoni per voi quindi: "Redemption Song" di Bob Marley, "What's Going On" di Marvin Gaye e "Man in the Mirror" di Michael Jackson.